Recenti disposizioni sulla fatturazione

[Daniele Marzocchi]

Cari amici, spero di farvi un piacere indicandovi le recenti disposizioni (novembre 2009) relativamente al commercio online con la caratteristica della spedizione del materiale venduto.

Il sito Governo informa ha dedicato una pagina a Vendite online, precisazioni del fisco nella quale si legge testualmente:

L’operazione di vendita si configura come commercio elettronico indiretto in quanto la transazione commerciale avviene in via telematica, ma il bene viene consegnato materialmente al domicilio indicato dal cliente, con le modalità tradizionali, cioè tramite vettore o spedizioniere.

Ai fini del pagamento dell’Iva, i titolari dei negozi virtuali sono assimilatati ai venditori per corrispondenza: non sono soggetti all’obbligo di emettere fattura ( a meno che questa non sia richiesta dal cliente al momento dell’operazione), né all’obbligo di certificazione tramite scontrino o ricevuta fiscale.

I corrispettivi delle vendite, comunque, devono essere obbligatoriamente annotati nel registro (come previsto dal D.P.R. n.633/72).

.

Ed ecco la specifica alla risoluzione n° 274 del 5 novembre 2009 della Agenzia delle Entrate:

L’operazione di vendita di beni materiali (...) si configura
come commercio elettronico indiretto in quanto la transazione commerciale
avviene in via telematica ma il cliente riceve la consegna fisica della merce a
domicilio secondo i canali tradizionali, ossia tramite vettore o spedizioniere (cfr.
risoluzione 21 luglio 2008, n. 312/E, risoluzione 15 novembre 2004, n. 133/E).
Ai fini Iva, le operazioni di commercio elettronico indiretto sono
assimilabili alle vendite per corrispondenza e, pertanto, non sono soggette
all’obbligo di emissione della fattura (se non richiesta dal cliente non oltre il
momento di effettuazione dell’operazione), come previsto dall’articolo 22 del
d.P.R. n. 633 del 1972, né all’obbligo di certificazione mediante emissione dello
scontrino o della ricevuta fiscale ai sensi dell’articolo 2, lettera oo), del d.P.R. 21
dicembre 1996, n. 696.
I corrispettivi delle vendite devono, tuttavia, essere annotati nel registro
previsto dall’articolo 24 del d.P.R. n. 633 del 1972.

Ovviamente bisogna acquistare il registro dei corrispettivi (disponibile in qualunque cartoleria specializzata) e nel caso acquistarlo in duplice copia così una copia resta a vai e l’altra invece da consegnare al vostro commercialista al termine di ogni trimestre. Si deve utilizzare una pagina del registro per ogni mese ed annotare a fianco del numero del giorno l’incasso. il registro non deve essere vidimato ed è sufficiente che appronti sulla prima pagina il vostro timbro dove sono tutti i dati fiscali necessari.

Link di riferimento:
Governo italiano con precisazioni http://www.governo.it/GovernoInforma/Do ... te_online/
Agenzia delle entrate risoluzione n° 274 del 5 novembre 2009: http://www.governo.it/GovernoInforma/Do ... ne_274.pdf (pagina 4).

Un salutone e Buona Natale a tutti

[_Magister_]

Ciao, ho letto con molto interesse le info che hai riportato.
Però, scusa l'ignoranza nel campo, vorrei chiederti se possibile dei chiarimenti.

Se io volessi iniziare l'avventura di vendita per mezzo di un sito di vendita on-line (e-commerce),
oltre all'apertura di una partita iva personale, dal momento che non sussiste l'obbligo di emettere fattura
o scontrino fiscale (se non richiesta), il tuo incasso è soggetto alla tassazione dello stato?

Cioè, se il mio compito è quello di appuntare dettagliatamente l'incasso giornaliero (con le dovute attenzioni di registrazione, distinzione... colonne... etc),
poi resta un'informazione nel mio cassetto, utile ai soli fini della precisione/trasparenza o con quel registro ben compilato devo farne dedurre le tasse da pagare?

Non conoscendo nulla in questo campo, non ho ben capito se il fatto che non ti è obbligatorio emettere fattura/scontrino equivale anche al fatto che non
hai tasse dovute allo stato.

Grazie molte per il tuo tempo
Resto speranzoso in attesa di qualche delucidazione

Domenico

[lmtd81]

Ciao, a tutti. Innanzi tutto ringrazio tutti per il contributo che date a chi, come me, sta aprendo un negozio on line. Non so molto in tale campo ma quel poco che so cercherò di metterlo a disposizione di tutti.
Avrei qualche domanda da chiedervi: io ho un'attività fisica a cui vorrei affiancare un'attività on line di commercio indiretto (beni fisici) con la stessa p.iva e la stessa merce. Devo tenere un'altro registro corrispettivi a parte oppure uso lo stesso per entrambe le attività?
Dopo aver letto la normativa mi sembra di capire che non c'è l'obbligo di emettere fattura: secondo voi è possibile emettere un ddt da allegare allo scontrino fiscale o a copia dello stesso?

grazie

Alberto

[maury2ma]

al ddt deve seguire la fattura, a meno che non sia un reso merce in garanzia o qualche altra rara eccezzione.

il registro dei cossispettivi puo' anche essere 1 solo per ogni attività, basta compilare la seconda colonna e poi fare il totale.
ogni transazione deve essere stampata e archiviata, dovra' essere conseravata 10 anni come per le copie dei gli scontrini (i vecchi rotoloni oppure le SD nuove)

insomma allo stato l'IVA la devi sempre pagare
puoi non fare fattura, puoi non fare scontrino...
ti fai una bella bolla di consegna (che ha valore 0 perchè le bolle non valgono piu'), poi stampi l'ordine e l'archivi. (alcuni commercialisti ne vogliono copia, altri no)

questa è la mia esperienza diretta.

per semplificare mi avevano consigliato (ed ho sempre seguito quel consiglio) di fare scontrino e di spedirlo con il pacco, se arriva la finanza non ha nulla da obbiettare ed il cliente si sente piu' sicuro "sia per la garanzia" "sia perchè potrebbe credere d'aver pagato dell'iva ingiustamente"

insomma lo stato vuole la sua parte, quindi perchè impazzire ? o fai scontrino o fai fattura... e non hai una seconda contabilità da gestire...
ricordatevi che i commercialisti non lavorano gratis... 2 registri = doppia contabilità = piu' spese

poi se siete ingrosso e dettaglio, ricordatevi che le vendite on-line come ingrosso sono obbligatoriamente da fatturare !
le vendite al dettaglio vanno fatturate solo se ve lo chiedono, basta lo scontrino a mio giudizio.

[lmtd81]

al ddt deve seguire la fattura, a meno che non sia un reso merce in garanzia o qualche altra rara eccezzione.

il registro dei cossispettivi puo' anche essere 1 solo per ogni attività, basta compilare la seconda colonna e poi fare il totale.
ogni transazione deve essere stampata e archiviata, dovra' essere conseravata 10 anni come per le copie dei gli scontrini (i vecchi rotoloni oppure le SD nuove)

insomma allo stato l'IVA la devi sempre pagare
puoi non fare fattura, puoi non fare scontrino...
ti fai una bella bolla di consegna (che ha valore 0 perchè le bolle non valgono piu'), poi stampi l'ordine e l'archivi. (alcuni commercialisti ne vogliono copia, altri no)

questa è la mia esperienza diretta.

per semplificare mi avevano consigliato (ed ho sempre seguito quel consiglio) di fare scontrino e di spedirlo con il pacco, se arriva la finanza non ha nulla da obbiettare ed il cliente si sente piu' sicuro "sia per la garanzia" "sia perchè potrebbe credere d'aver pagato dell'iva ingiustamente"

insomma lo stato vuole la sua parte, quindi perchè impazzire ? o fai scontrino o fai fattura... e non hai una seconda contabilità da gestire...
ricordatevi che i commercialisti non lavorano gratis... 2 registri = doppia contabilità = piu' spese

poi se siete ingrosso e dettaglio, ricordatevi che le vendite on-line come ingrosso sono obbligatoriamente da fatturare !
le vendite al dettaglio vanno fatturate solo se ve lo chiedono, basta lo scontrino a mio giudizio.

Io pensavo di fare scontrino e annotarne numero e data sul retro della copia della bolla che conserverò. Cos'ì quindi non annoterei nulla sul registro in quanto la quota sarebbe già compresa nel totale giornaliero. Poi spedirei lo scontrino nel pacco, da solo o allegato alla bolla se fosse obbligatorio metterla nel pacco (altra cosa che non so).
Cosa dite, puo' andare bene così?

[maury2ma]

è la soluzione migliore se poi non vuoi avere lamentele dai clienti "che perdono lo scontrino" fei una fotocopia dell'ordine o bolla con davanti lo scontrino emesso.
se lo perdono o non trovano lo scontrino lo puoi ri-inviare via scanner/mail

[dynamo]

è la soluzione migliore se poi non vuoi avere lamentele dai clienti "che perdono lo scontrino" fei una fotocopia dell'ordine o bolla con davanti lo scontrino emesso.
se lo perdono o non trovano lo scontrino lo puoi ri-inviare via scanner/mail

io faccio così...
anche perchè se succede qualcosa con i corrieri devi avere una prova del valore spedito se il pacco è assicurato